MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA
Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva è redatto
dall’ASD AMATORI CAGLIARI come previsto dal comma 2 dell’articolo 16 del
D.Lgs.39/2021 e utilizzando le linee guida pubblicate dall’ENTE di Promozione
Sportiva MSP ITALIA


FINALITA'

• Il presente documento stabilisce le misure per prevenire e contrastare qualsiasi
forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione basata su etnia,
religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale,
nonché per le ragioni indicate nel D.lgs. n. 198/2006 relativo ai Tesserati,
specialmente se minori, all'interno dell'Associazione . Si applica a chiunque
partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività indipendente dalla disciplina
sportiva praticata; ha validità quadriennale dalla data di approvazione e deve
essere aggiornato ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali
modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali emanati dal CONI, le
eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del C.O.N.I. e
le raccomandazioni dell’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di
Safeguarding.
L’obiettivo del presente modello è quello di promuovere una cultura e un
ambiente inclusivo che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i
soci/tesserati/e, in particolare i minori, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino
le diversità, tutelando al contempo l’integrità fisica e morale di tutti.
Diritti e doveri
• A tutti i soci e/o tesserati/e sono riconosciuti i diritti fondamentali:
- a un trattamento dignitoso e rispettoso in ogni rapporto, contesto e
situazione in ambito associativo;
- alla tutela da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni
altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia,
convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento
sessuale, lingua,opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di
nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva;
- a che la salute e il benessere psico-fisico siano garantiti come prevalente
rispetto a ogni risultato sportivo.
Ogni Tesserato ha il dovere di mantenere un ambiente sportivo che sia rispettoso,
equo e libero da ogni forma di abuso, violenza e discriminazione. Non sono tollerate
discriminazioni di alcun tipo, che siano basate su razza, colore, sesso, orientamento
sessuale, lingua, religione, opinione politica o su qualsiasi altra caratteristica
personale, nazionale o sociale, disponibilità economica o altra circostanza.
È espressamente vietata, ripudiata e sanzionata dalla Società ogni forma di:
Abuso psicologico, ovvero qualsiasi atto intenzionale e non gradito, compreso
l'isolamento, la restrizione, la mancanza di rispetto, la coercizione, l'aggressione
verbale, l'intimidazione o qualsiasi altro comportamento che possa danneggiare
l'identità, la dignità e l'autostima di una persona, o influenzare negativamente le sue
emozioni, pensieri, valori e convinzioni, oppure disturbare la sua tranquillità. Questi
comportamenti possono manifestarsi anche attraverso l'uso di strumenti digitali.
Abuso fisico, ovvero ogni atto deliberato, indesiderato, consumato o tentato, che
possa includere botte, pugni, percosse, soffocamento, schiaffi, calci o il lancio di
oggetti, con il potenziale di causare danni fisici reali o potenziali, oppure di falsificare
intenzionalmente danni alla salute, trauma, lesioni fisiche, o compromettere lo
sviluppo psicofisico di un minore, interferendo con la sua crescita sana e serena. Tali
comportamenti possono anche includere il costringere un atleta a svolgere attività
fisiche inadeguate per migliorare le prestazioni sportive, come ad esempio
l'imposizione di carichi di allenamento non appropriati in base all'età, al genere, alla
struttura e alla capacità fisica, oppure forzare atleti malati, feriti o che provano dolore
a allenarsi. In questa categoria rientrano anche comportamenti che favoriscono il
consumo di alcol o pratiche di doping, entrambi vietati dalle norme vigenti.
Molestia sessuale, ovvero qualsiasi atto o comportamento di natura sessuale, sia
esso verbale, non verbale o fisico, che è indesiderato e non gradito e che provoca una
grave sensazione di fastidio, disagio o disturbo. Questi comportamenti possono
includere l'uso di un linguaggio del corpo inappropriato, la formulazione di
osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, così come richieste indesiderate o non
gradite di natura sessuale, sia tramite telefonate, messaggi, lettere o altri mezzi di
comunicazione, con l'effetto di intimidire, degradare o umiliare.
Abuso sessuale, ovvero qualsiasi comportamento o azione di natura sessuale, che
sia con o senza contatto fisico, e che viene considerato non desiderato, oppure nel
quale il consenso è ottenuto in modo forzato, manipolato, non dato o negato. Questo
può includere anche il costringere un Tesserato a partecipare a comportamenti
sessuali inappropriati o indesiderati, o nell'osservare il Tesserato in situazioni o
contesti sessuali non appropriati.
Violenza di genere, ovvero tutte le forme di violenza, che vanno dalla violenza
psicologica e fisica a quella sessuale, inclusi comportamenti persecutori e
discriminazioni di genere.
Bullismo e cyberbullismo, ovvero qualsiasi forma di comportamento offensivo
e/o aggressivo da parte di uno o più individui, sia personalmente che attraverso
piattaforme online come i social network o altri mezzi di comunicazione. Questi
comportamenti possono essere singoli o ripetuti nel tempo e hanno lo scopo di
esercitare potere o dominio su uno o più individui. Possono includere atti di
prevaricazione, sopraffazione e intimidazione che causano disagio, insicurezza, paura,
esclusione o isolamento. Tra di essi rientrano umiliazioni, critiche sull'aspetto fisico,
minacce verbali (anche in relazione alla performance sportiva), diffusione di notizie
false, minacce di violenza fisica o danneggiamento di proprietà della vittima.
Nonnismo (hazing), ovvero qualsiasi comportamento che implica un'iniziazione
umiliante e/o pericolosa dei nuovi membri da parte dei membri anziani dello stesso
gruppo.
Abuso di matrice religiosa, ovvero limitare o condizionare il diritto di professare
liberamente la propria fede religiosa e di praticare il culto, sia in privato che in
pubblico, a condizione che non comporti pratiche contrarie al buon costume.
Abuso dei mezzi di correzione, ovvero superare i limiti dell'uso del potere
correttivo e disciplinare assegnato a un individuo nei confronti della persona offesa,
utilizzandolo in modo inadeguato o per perseguire interessi diversi da quelli per cui è
stato conferito dal sistema giuridico federale.
Negligenza, ovvero l'omissione di intervento da parte di un Tesserato, anche in
virtù dei doveri derivanti dalla sua posizione, che, dopo essere venuto a conoscenza di
uno degli eventi disciplinati dal presente Regolamento, non interviene né segnala la
questione al Responsabile per la prevenzione di abusi, violenze e discriminazioni della
Società e/o il Safeguarding Office della FIPAV, causando un danno, permettendo che
venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno.
Incuria, ovvero il mancato soddisfacimento dei bisogni fondamentali in termini
fisici, medici, educativi ed emotivi.
Altri comportamenti discriminatori, ovvero ogni altra condotta mirata a
produrre un effetto discriminatorio fondato su etnia, colore della pelle, caratteristiche
fisiche, genere, status socio economico, prestazioni sportive e capacità atletiche,
religione, credenze personali, disabilità, età o orientamento sessuale.

NORME DI CONDOTTA GENERALI


I Tesserati e coloro che partecipano all'attività sportiva in qualsiasi ruolo o
capacità NON DEVONO NEL MODO PIÙ ASSOLUTO:
Discriminare o avere qualsiasi atteggiamento inappropriato fondato su razza, colore,
sesso, orientamento sessuale, lingua, religione, opinione politica o di altra natura,
nazione o origine sociale, disponibilità economica, nascita o di altra natura;
Colpire, assalire fisicamente o abusare fisicamente o psicologicamente un’altra
persona;
Avere atteggiamenti nei confronti di altri che - anche sotto il profilo psicologico -
possano influire negativamente sul loro sviluppo armonico e socio-relazionale;
Agire con comportamenti che siano di esempio negativo, specialmente per i minori;
Avere relazioni con minori che possano essere in qualche modo considerate di natura
sessuale, sfruttamento, maltrattamento o abuso;
Agire in modi che possano essere abusivi;
Usare un linguaggio, dare suggerimenti o consigli, offensivi o abusivi; Comportarsi in
maniera inappropriata o sessualmente provocante;
Stabilire o intrattenere contatti con minori Tesserati utilizzando strumenti di
comunicazione online personali (email, chat, social network, etc.) che esulino da quelli
strettamente funzionali all’attività istituzionale;
Tollerare o partecipare a comportamenti di altri soggetti che sono illegali, o abusivi o
che mettano a rischio la loro sicurezza;
Invitare a momenti conviviali non istituzionali atleti minorenni, salvo il consenso
dell’esercente la responsabilità genitoriale;
Agire in modo da far vergognare, umiliare, sminuire o disprezzare gli altri, o
perpetrare qualsiasi altra forma di abuso emotivo;
Discriminare, trattare in modo differente o favorire alcuni soggetti escludendone altri.

DOVERI E OBBLIGHI DEI TESSERATI

Manifestare lealtà, probità e correttezza in tutte le attività connesse o correlate
all'ambito sportivo e adottare una condotta improntata al rispetto verso gli altri
tesserati;
Evitare l'uso di un linguaggio inappropriato o allusivo, anche in contesti ludici o
scherzosi;
Assicurare la sicurezza e la salute degli altri tesserati, contribuendo a creare e
mantenere un ambiente sano, sicuro e inclusivo;
Partecipare attivamente all'educazione e alla formazione nella pratica sportiva sana,
offrendo supporto agli altri tesserati nei percorsi educativi e formativi;
Promuovere un equilibrio sano tra vita personale e sportiva, valorizzando anche gli
aspetti ludici, relazionali e sociali dell'attività sportiva;
Stabilire rapporti equilibrati con coloro che hanno la responsabilità genitoriale o i
soggetti incaricati della cura degli atleti, o i loro delegati;
Prevenire e ridurre le dispute, i conflitti e le tensioni attraverso una comunicazione
sana, efficace e costruttiva;
Affrontare con proattività comportamenti offensivi, manipolativi, minacciosi o
aggressivi;
Collaborare con gli altri tesserati nella prevenzione, contrasto e repressione di abusi,
violenze e discriminazioni, sia a livello individuale che collettivo;
Segnalare tempestivamente al Responsabile per la prevenzione di abusi, violenze e
discriminazione.Partecipare alla formazione e alla crescita armonica dei tesserati, in
particolare se minori;
Limitare al minimo indispensabile ogni contatto fisico con i tesserati, soprattutto se
minori;
Favorire un rapporto tra tesserati basato sul rispetto reciproco e sulla collaborazione,
prevenendo situazioni disfunzionali che possano generare uno stato di soggezione,
pericolo o timore, anche attraverso la manipolazione;
Evitare di creare situazioni di intimità con i tesserati minori;
Organizzare soluzioni logistiche durante le trasferte per prevenire situazioni di disagio
o comportamenti inappropriati, coinvolgendo coloro che hanno la responsabilità
genitoriale o i loro delegati nelle decisioni;
Comunicare e condividere con i tesserati minori gli obiettivi educativi e formativi,
coinvolgendo coloro che hanno la responsabilità genitoriale o i loro delegati nelle
scelte;
Evitare comunicazioni e contatti di natura intima con i tesserati minori, anche tramite i
social network;
Interrompere immediatamente ogni contatto con i tesserati minori se si avvertono
situazioni di ansia, timore o disagio derivanti dalla propria condotta, e attivare il
Responsabile per la prevenzione di abusi, violenze e discriminazioni della Società;
Utilizzare le competenze professionali necessarie nella programmazione e/o gestione
dei regimi alimentari in ambito sportivo;
Segnalare tempestivamente eventuali segni di disturbi alimentari degli atleti loro
affidati;
Dichiarare eventuali situazioni di incompatibilità e conflitti di interesse;
Promuovere i valori dello sport educando al rifiuto di sostanze o metodi vietati per
migliorare le prestazioni sportive dei tesserati;
Mantenersi costantemente informati sulle politiche di Safeguarding, sulle misure di
prevenzione e contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni, nonché sulle più
moderne metodologie di formazione e comunicazione in ambito sportivo;
Evitare l'utilizzo, la riproduzione e la diffusione di immagini o video dei tesserati
minori, se non per fini educativi e formativi, ottenendo le necessarie autorizzazioni dai
genitori o dai soggetti responsabili della loro cura;
Segnalare prontamente al Responsabile per la prevenzione di abusi, violenze e
discriminazioni della Società situazioni, anche potenziali, che mettano i tesserati a
rischio di pregiudizio, pericolo, timore o disagio.


NORME SPECIFICHE DI CONDOTTA NELL’ATTIVITÀ CON I MINORI

Quando si svolge attività con i minori, è necessario:
• Organizzare l'attività in modo da minimizzare i rischi
• Consentire, quando possibile e nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza,
l'accesso agli impianti durante allenamenti e sessioni di prova ai genitori o
tutori legali, o agli addetti alla sorveglianza.
• Ottenere e conservare l'autorizzazione scritta dai genitori o tutori legali
qualora siano previste sessioni di allenamento singole e/o in orari non
consueti.
• Astenersi dall'utilizzare, riprodurre e diffondere immagini o video dei
Tesserati minori, se non per finalità educative e formative, ottenendo le
necessarie autorizzazioni dai genitori o tutori legali o dagli addetti alla
sorveglianza.
• Evitare situazioni di intimità con i Tesserati minori.
• Comunicare e condividere con i Tesserati minori gli obiettivi educativi e
formativi, coinvolgendo i genitori o tutori legali o gli addetti alla sorveglianza.
• Astenersi da comunicazioni e contatti di natura intima con i Tesserati minori,
anche tramite social network.
• Interrompere immediatamente ogni contatto con i Tesserati minori se si
riscontrano situazioni di ansia, timore o disagio derivanti dalla propria
condotta, informando il Responsabile per la prevenzione di abusi, violenze e
discriminazioni della Società e/o il Safeguarding Office della FIPAV.
• Promuovere una cultura di apertura che consenta a tutto il personale, ai
rappresentanti, ai minori e ai loro caregiver di sollevare e discutere
liberamente qualsiasi argomento o preoccupazione.
• Mantenere relazioni equilibrate con i genitori o tutori legali e gli addetti alla
sorveglianza.
• Informare i minori sul tipo di rapporto che devono aspettarsi con gli allenatori
e gli altri membri del sodalizio, incoraggiandoli a segnalare eventuali
preoccupazioni.
• Valorizzare le capacità e le competenze dei minori e discutere con loro dei
loro diritti, di cosa è accettabile e di cosa non lo è, nonché di cosa possono
fare in caso di emergenza.
• Mantenere un alto standard personale e professionale
• Tattare i minori in modo giusto, onesto e con dignità e rispetto.
• Favorire la partecipazione attiva dei minori per sviluppare le loro capacità di
auto-protezione.
Coloro che prendono parte, a qualsiasi titolo e in qualsiasi funzione e/o ruolo, all’attività
sportiva, in forma diretta o indiretta, sono tenuti a rispettare tutte le disposizioni e le
prescrizioni a tutela degli indicati diritti dei soci/tesserati/e.
I tecnici, i dirigenti, i soci/tesserati/e sono tenuti a conoscere il presente modello.


RESPONSABILE CONTRO ABUSI, VIOLENZE E DISCRIMINAZIONI

L’Associazione nomina un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni
(Responsabile Safeguarding), con lo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso,
violenza e discriminazione sui soci e/o tesserati/e nonché per garantire la protezione
dell’integrità fisica e morale degli sportivi.
Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding),
dovrà essere soggetto autonomo e possibilmente indipendente dalle cariche sociali e
da rapporti con gli allenatori e i tecnici, verrà selezionato tra i soggetti che
possibilmente abbiano esperienza nel settore, competenze comunicative e capacità di
gestione delle situazioni delicate. Dovrà essere opportunamente formato e partecipare
ai seminari informativi organizzati dalla MSP ITALIA.
Prima della nomina andrà acquisito il certificato del casellario giudiziale. Non può
essere, infatti, designato come responsabile chi ha subito una condanna penale anche
non definitiva per reati non colposi.
In ogni caso, il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile
Safeguarding) all’interno dell’ASD/SSD sportive svolge funzioni di vigilanza circa
l’adozione e l’aggiornamento dei modelli e dei codici di condotta, nonché di collettore di
eventuali segnalazioni di condotte rilevanti ai fini delle politiche di safeguarding, potendo
svolgere anche funzioni ispettive.
Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding)
sarà tenuto a sensibilizzazione i membri dell'associazione sulle questioni di safeguarding
e sarà tenuto a collaborare con le autorità competenti.
Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding)
dovrà definire e pubblicizzare i canali di comunicazione chiari per i membri
dell'associazione sportiva per segnalare casi di abuso o maltrattamento e stabilire le
procedure per la registrazione e la gestione delle segnalazioni ricevute.
Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding)
dovrà garantire la confidenzialità e la riservatezza delle informazioni riguardanti casi di
abuso o maltrattamento essendo tenuto a trattare le informazioni sensibili in modo
riservato e nel rispetto della privacy delle persone coinvolte.
Il Consiglio Direttivo potrà sospendere o rimuovere il Responsabile contro abusi,
violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) in caso di mancata conformità
ai requisiti o di violazione delle politiche dell'associazione relative alla protezione dei
minori.


Comportamenti lesivi e gestione delle segnalazioni dei comportamenti lesivi

In caso di presunti comportamenti lesivi, da parte di soci/tesserati/e o di persone
terze, nei confronti di altri soci/tesserati/e, soprattutto se minorenni, deve essere
tempestivamente segnalato al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni
(Responsabile Safeguarding) tramite comunicazione a voce o via posta elettronica . Le
chiavi di accesso a tale indirizzo email saranno in possesso esclusivamente del
Responsabile.
In caso dei suddetti comportamenti lesivi, se necessario, deve essere inviata
segnalazione al Garante per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte
discriminatorie – Safeguarding Officer dell’ENTE di Affiliazione.
In caso di gravi comportamenti lesivi l’Associazione deve notificare i fatti di cui è
venuta a conoscenza alle forze dell’ordine.
L’ASD deve garantire l’adozione di apposite misure che prevengano qualsivoglia
forma di vittimizzazione secondaria dei tesserati che abbiano in buona fede:
- presentato una denuncia o una segnalazione;
- manifestato l’intenzione di presentare una denuncia o una segnalazione;
- assistito o sostenuto un altro socio/a/tesserato/a nel presentare una denuncia o una
segnalazione;
- reso testimonianza o audizione in procedimenti in materia di abusi, violenze o
discriminazioni;
- intrapreso qualsiasi altra azione o iniziativa relativa o inerente alle politiche di
safeguarding.

Sistema disciplinare e meccanismi sanzionatori

A titolo esemplificativo e non esaustivo, i comportamenti sanzionabili possono essere
ricondotti a:
- mancata attuazione colposa delle misure indicate nel Modello e della documentazione
che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per
la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di
discriminazione);
- violazione dolosa delle misure indicate nel presente modello e della documentazione
che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per
la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di
discriminazione), tale da compromettere il rapporto di fiducia tra l’autore e ASD in
quanto preordinata in modo univoco a commettere un reato;
- violazione delle misure poste a tutela del segnalante;
- effettuazione con dolo o colpa grave di segnalazioni che si rivelano infondate;
- violazione degli obblighi di informazione nei confronti ASD
- violazione delle disposizioni concernenti le attività di informazione, formazione e
diffusione nei confronti dei destinatari del presente modello;
- atti di ritorsione o discriminatori, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante per
motivi collegati, direttamente o indirettamente, alla segnalazione;
- mancata applicazione del presente sistema disciplinare.
Le sanzioni comminabili sono diversificate in ragione della natura del rapporto
giuridico intercorrente tra l’autore della violazione e l’ASD nonché del rilievo e gravità
della violazione commessa e del ruolo e responsabilità dell’autore. Le sanzioni
comminabili sono diversificate tenuto conto del grado di imprudenza, imperizia,
negligenza, colpa o dell’intenzionalità del comportamento relativo all’azione/omissione,
tenuto altresì conto dell’eventuale recidiva, nonché dell’attività lavorativa svolta
dall’interessato e della relativa posizione funzionale, gravità del pericolo creato, entità
del danno eventualmente creato, presenza di circostanze aggravanti o attenuanti,
eventuale condivisione di responsabilità con altri soggetti che abbiano concorso nel
determinare l’infrazione, unitamente a tutte le altre particolari circostanze che possono
aver caratterizzato il fatto.
Il presente sistema sanzionatorio deve essere portato a conoscenza di tutti i
destinatari del Modello Organizzativo attraverso i mezzi ritenuti più idonei dalla ASD
devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:

Tutela della privacy

A tutti gli atleti (o esercenti la potestà genitoriale), i tecnici, i dirigenti, i collaboratori
e i soci e/o tesserati/e dell’Associazione all’atto dell’iscrizione/tesseramento, e
comunque ogni qualvolta venga effettuata una raccolta di dati personali, deve essere
sottoposta l’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del
Regolamento Europeo 679/2016 (GDPR).
I dati raccolti devono essere gestiti e trattati secondo le modalità descritte nel
suddetto Regolamento e comunque solo sulla base della necessità all’esecuzione del
contratto di cui gli interessati sono parte, all’adempimento di un obbligo legale o sulla
base del consenso.
In particolare, le categorie particolari di dati personali (quali l’origine razziale o etnica,
le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l’appartenenza sindacale,
nonché dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona
fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all’orientamento sessuale della
persona) possono essere trattate solo previo libero ed esplicito consenso
dell’interessato, manifestato in forma scritta, salvi i casi di adempimento di obblighi di
legge e regolamenti.
Deve essere data tempestiva comunicazione anche all’autorità Garante per la
protezione dei dati personali, se la violazione dei dati personali comporta un rischio per
i diritti e le libertà delle persone fisiche.
Tutte le persone autorizzate al trattamento dei dati personali devono essere
adeguatamente formate e devono mettere in atto tutti i comportamenti e le procedure
necessarie alla tutela dei dati personali degli interessati, soprattutto di quelli rientranti
nelle categorie particolari di dati personali.

Inclusività

L’ASD garantisce a tutti i propri soci/tesserati/e e ai soci/tesserati/e di altre
associazioni e società sportive dilettantistiche pari diritti e opportunità,
indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere,
orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di
nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
Si impegna, anche tramite accordi, convenzioni e collaborazioni con altre associazioni o
società sportive dilettantistiche, a garantire il diritto allo sport agli atleti con disabilità
fisica o intellettivo-relazionale, integrando suddetti atleti, anche tesserati per altre
associazioni o società sportive dilettantistiche, nel gruppo di atleti tesserati
La asd Amatori Cagliari si impegna a garantire il diritto allo sport anche agli atleti
svantaggiati dal punto di vista economico o famigliare, favorendo la partecipazione di
suddetti atleti alle attività dell’associazione anche mediante sconti delle quote di
tesseramento e/o mediante accordi, convenzioni e collaborazioni con enti del terzo
settore operanti sul territorio e nei comuni limitrofi.


Prevenzione e gestione dei rischi e comportamenti rilevanti

Ai fini del presente modello, costituiscono comportamenti rilevanti:
- l’abuso psicologico: qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il
confinamento, la sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa
incidere sul senso di identità, dignità e autostima, ovvero tale da intimidire, turbare
o alterare la serenità di soci/tesserati/e, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di
strumenti digitali;
- l’abuso fisico: qualunque condotta consumata o tentata (tra cui botte, pugni,
percosse, soffocamento, schiaffi, calci o lancio di oggetti), che sia in grado in senso
reale o potenziale di procurare direttamente o indirettamente un danno alla salute,
un trauma, lesioni fisiche o che danneggi l’integrità psicofisica del soggetto. Tali atti
possono anche consistere nell’indurre un socio/a/tesserato/a a svolgere (al fine di
una migliore performance sportiva) un’attività fisica inappropriata oppure forzare ad
allenarsi atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti. In quest’ambito rientrano
anche quei comportamenti che favoriscono il consumo di alcool, di sostanze
comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping;
- la molestia sessuale: qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di
natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti fastidio o
disturbo. Tali atti o comportamenti possono anche consistere nel rivolgere
osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non
gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni
altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio,
degradante o umiliante;
- l’abuso sessuale: qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale,
senza contatto o con contatto, e considerata non desiderata, o il cui consenso è
costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche nel costringere un
tesserato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o
nell’osservare il tesserato in condizioni e contesti non appropriati;
- la negligenza: il mancato intervento di un dirigente, tecnico o qualsiasi
socio/a/tesserato/a, anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, il quale,
presa conoscenza di uno degli eventi, o comportamento, o condotta, o atto di cui al
presente modello, omette di intervenire causando un danno, permettendo che venga
causato un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche
nel persistente e sistematico disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o
psicologici del socio/a/tesserato/a;
- l’incuria: a mancata soddisfazione delle necessità fondamentali a livello fisico,
medico, educativo ed emotivo;
- l’abuso di matrice religiosa: l’impedimento, il condizionamento o la limitazione del
diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o
in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume;
- il bullismo, il cyberbullismo: qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che
un singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente,
attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, sia in maniera isolata,
sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più soci/tesserati/e con lo
scopo di esercitare un potere o un dominio sul socio/a/tesserato/a. Possono anche
consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti ad
intimidire o turbare un tesserato che determinano una condizione di disagio,
insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti
l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva,
diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento
di oggetti posseduti dalla vittima);
- i comportamenti discriminatori: qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un
effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status
socio economico, prestazioni sportive e capacità atletiche, religione, convinzioni
personali, disabilità, età o orientamento sessuale.
I comportamenti rilevanti possono verificarsi in qualsiasi forma e modalità, comprese
quelle di persona e tramite modalità informatiche, sul web e attraverso messaggi, email,
social network e blog.


Obblighi informativi e altre misure.

La ASD Amatori Cagliari, anche con il supporto del Responsabile per la prevenzione di
abusi, violenze e discriminazioni, si impegna a diffondere ampiamente il presente
documento e il Codice di Condotta a tutela dei minori e per la prevenzione di
molestie, violenza di genere e discriminazioni tra i propri Tesserati MSP e i soggetti
comunque coinvolti nell'attività sportiva, in qualsiasi ruolo o funzione. Si impegnano
inoltre a mettere a disposizione tutti gli strumenti necessari per garantire la piena
applicazione di tali normative, a svolgere verifiche su ogni segnalazione di violazione
e a condividere materiale informativo per sensibilizzare e prevenire i disturbi
alimentari negli sportivi.
Il presente documento sarà pubblicato sul sito web dell’associazione, se disponibile,
e/o affisso presso la sede, e sarà portato a conoscenza di tutti i collaboratori al
momento dell'instaurazione del rapporto con la ASD Amatori Cagliari. Qualsiasi
violazione delle disposizioni sarà sanzionata con adeguate misure disciplinari o
contrattuali.

Related Articles

Free Joomla templates by Ltheme